I Presidenti: John Adams, primo Vice e secondo titolare

La scheda.
Nato nel 1735 a Braintree (Massachussets), divenne ben presto sostenitore dell’indipendenza politica ed economica delle tredici colonie rispetto alla madrepatria britannica.
Divenuto membro del Congresso di Filadelfia, vi portò le proprie istanze rivoluzionarie, appoggiò la nomina di George Washington a comandante supremo del neonato esercito americano e prese attivamente parte alla redazione della Dichiarazione di Indipendenza, proclamato il 4 luglio del 1776.
Nel corso della Guerra d’indipendenza diede prova della sua abilità diplomatica come Ambasciatore a Parigi e a Londra.
Insieme a Franklin negoziò il Trattato di Parigi nel 1783, sancendo così l’indipendenza delle colonie.
Vicepresidente durante l’amministrazione Washington, si avvicinò in questo periodo al Partito Federalista di Hamilton, proponendo un modello statale di stampo centralizzato.
Questa dottrina fu da lui messa in pratica una volta eletto Presidente nel 1796, dopo aver sconfitto Thomas Jefferson (che divenne suo Vice): fece difatti approvare i contestatissimi Alien and Sedition Acts (con cui si limitava l’acquisizione della cittadinanza e si ampliavano i poteri presidenziali in caso di emergenza).
In politica estera intrattenne rapporti burrascosi con la Francia, sfiorando addirittura la possibilità di una guerra (cosa che lo indusse a nominare nuovamente il vecchio Washington comandante delle truppe in capo).
Divenuto fortemente impopolare a causa del suo autoritarismo, perse le elezioni del 1800 che videro trionfare il suo Vice (e rivale) Thomas Jefferson, determinando così una vittoria dei repubblicani.
Ritiratosi a vita privata, morì nel 1826, proprio come il più volte citato rivale di una vita, esattamente il 4 luglio, giorno del cinquantesimo anniversario della Dichiarazione di Indipendenza, a Quincy nel suo Massachussets.

20 aprile 2024