I Presidenti usciti di scena e poi in cerca di un ulteriore mandato

Pochi gli ex Presidenti che una volta usciti da White House (per le più diverse ragioni) hanno cercato di tornarvi.
Il primo in ordine di tempo fu il democratico Martin Van Buren.
Eletto nel 1836, sconfitto nel 1840, ripresentatosi invano sotto le bandiere del Free Soil nel 1848.
Il secondo è stato Millard Fillmore.
Vice Presidente subentrato al titolare Whig Zachary Taylor, uscito di scena nel 1853 al termine del mandato, si ripropose inutilmente nel 1856 anche lui con una diversa ed effimera formazione politica.
Particolare la vicenda riguardante Ulysses Grant.
In sella per due mandati (dal 1869 al 1877), cercò una terza nomination repubblicana, che gli fu negata in sede di Convention, nel 1880.
Ed eccoci al caso del democratico Grover Cleveland, unico e irripetibile (c’è da scommetterci).
Eletto nel 1884 e sconfitto quattro anni dopo, il nostro si ripropose e vinse nel 1892 tornando appunto alla Casa Bianca e risultando negli elenchi pertanto sia come ventiduesimo che quale ventiquattresimo Presidente.
In tutte e tre le occasioni aveva ricevuto più voti popolari del contendente di turno ma nel 1888 aveva conquistato meno Grandi Elettori.
È Theodore Roosevelt il successivo Capo dello Stato USA che lasciato (volontariamente nel suo caso) il governo del Paese cerca di riconquistarlo.
Lo fa nel 1912, anno nel quale, sconfitto nella Convention repubblicana dall’incumbent William Taft, esce dal partito e si presenta quale terzo candidato alla guida dei riformisti.
Grande successo popolare, ma avendo spezzato il voto repubblicano, arriva secondo alle spalle del democratico Woodrow Wilson, l’eletto.
Venendo ad anni a noi mano mano più vicini, nessun altro tentativo.
Ritirati volontariamente è mai più scesi nell’arena Harry Truman, Lyndon Johnson.
Sconfitti dopo un solo quadriennio (o meno nel caso del successore di Richard Nixon) e comunque mai desiderosi di riprovarci Jimmy Carter, Gerald Ford e George Herbert Bush.
Eletti due volte e dopo l’approvazione dell’Emendamento del 1951 non più ricandidabili Dwight Eisenhower, il citato Nixon, Ronald Reagan, Bill Clinton, George Walker Bush e Barack Obama.