I risultati della Florida entro le 5 del (nostro) mercoledì 4

Gli organi ufficialmente a tale incombenza delegati, in Florida, assicurano che riusciranno a dare (salvo ‘too close to call’) l’esito dello scrutinio di tutti i voti (ai seggi, anticipati e postali) indicativamente per le ore 5 del (per noi) 4 novembre, mercoledì.
Le assicurazioni prestate (se troveranno conferma sul campo) sono davvero importantissime.
I 29 Grandi Elettori ai quali ha diritto lo Stato con capitale Tallahassee, se teoricamente non decisivi per Biden (che potrebbe anche farne a meno a certe condizioni), dovrebbero essere invece assolutamente indispensabili per Trump.
Nella ipotesi indicata (il risultato per tempo), dovesse la Florida essere assegnata al democratico, avremmo indicazioni precise (salvo molto improbabili vittorie del repubblicano in più ‘Blue States’ di quanti ebbe a riportare 4 anni fa) riguardo al prossimo inquilino della Executive Mansion.
Lotta durissima.
Fra l’altro, ad oggi, guardando agli elettori che si sono già espressi (ripetiamo: anticipatamente o via posta) e alla loro iscrizione alle liste elettorali, parrebbe essere colaggiù in vantaggio di oltre 200.000 suffragi l’ex Vice di Obama.
È chiaro che il fatto che un elettore all’atto della predetta iscrizione si sia segnalato da una parte o dall’altra non definisce assolutamente il voto potendo benissimo chiunque cambiarlo.
Però…
V’è inoltre la necessità di tenere conto di un notevolissimo numero di indipendenti, individui che non hanno esplicitato per quale partito propendano.
Cosa faranno?
Infine, nessuno o quasi parla dei partiti ‘minori’, Libertarian e Green in prima fila.
Nel 2000, proprio la Florida finì nelle mani di George Walker Bush, assicurandogli lo scranno, per poco più di 500 voti popolari (esattamente 537).
Orbene, nella circostanza il candidato Green Ralph Nader catturò quasi 100.000 preferenze, il numero maggiore delle quali (essendo ‘a sinistra’) sottratte ad Al Gore.
Ci dirà qualcuno prima del 3 novembre che seguito dovrebbero avere tra Miami, Orlando, Tampa e magari entità più piccole quali Saratoga o Pensacola, per dire, la libertariana Jo Jorgensen e il verde Howie Hawkins?