I sondaggi quanto al voto per il Congresso

Ok, occorre vincere e sedersi alla Casa Bianca.
Va bene.
Va meglio – l’ho detto e ripetuto e qui ribadisco – se dopo le elezioni l’occupante della Executive Mansion può contare anche sulla maggioranza al Senato.
La situazione poi è teoricamente perfetta in caso di ‘trifecta’: se anche alla Camera cioè il partito del Presidente è il più forte.
Ecco che, per avere un’idea quanto alle prospettive 3 novembre in merito, diamo una attenta occhiata ai sondaggi relativi ben sapendo che quelli che guardano al confronto Trump/Biden danno nettamente in vantaggio lo sfidante.
A cinque mesi e cinque giorni dal voto (le rilevazioni prese in considerazione datano 29 maggio) la media dei riscontri concernenti quindi il suffragio congressuale mostra un partito democratico in spolvero, avanti addirittura del sette e sette per cento: quarantotto e due contro quaranta e cinque.
In affanno, ovviamente, un Grand Old Party che al momento sembra doversi preoccupare non di prevalere ma di non subire eccessivamente.
Quanto va accadendo nelle città proprio in queste ore a seguito del doloroso fatto di Minneapolis può…
le proteste, le violenze, i seguenti provvedimenti possono…
mutare radicalmente gli umori.
Altrettanto (o meno? lo verificheremo) influirà l’andamento del Covid 19.
Più ancora la conseguente crisi economica già in atto.
Quanto e come persisterà è la domanda?
Cinque mesi e cinque giorni, dicevo.
Può cambiare il mondo.
Magari più volte!