Il 2016 ha insegnato qualcosa?

Sembra impossibile, ma nessuno ricorda davvero quanto accaduto nel 2016.
E quanto l’esito di quella campagna debba oggi indicare.
Per rinfrescare la memoria e per cominciare, Hillary Rodham Clinton era da tutti considerata imbattibile all’interno del Partito Democratico e invece dovette faticare fino all’ultimo per prevalere nei confronti di un simpatico, particolare e teoricamente improponibile avversario “socialista” (come si definiva) in verità eletto in Senato come indipendente!
Affrontando poi per White House un altro candidato a detta di tutti superabilissimo quale doveva essere Donald Trump, sostenuta dalla totalità o quasi dei media, certa di prevalere, ha perso!
Tutto ciò detto e ricordato, memori altresì di precedenti sorprese (chi si aspettava nel 1991 un Bill Clinton vincente su G. H. Bush? chi la resurrezione di Richard Nixon dopo il 1960?), suggeriamo di evitare previsioni che al momento (e può darsi fino a pochi giorni prima della chiamata alle urne: non era forse in testa di parecchio nel settembre/ottobre del 1988 Michael Dukakis?) possono apparentarsi solo a quelle di una maga che guardi nella sua palla di vetro!