Il controllo futuro del Senato

Ben lo sappiamo, un Presidente che possa contare su una maggioranza congressuale favorevole, composta da esponenti del suo stesso partito, ha molta maggiore probabilità di amministrare secondo il proprio programma.
In particolare, fondamentale il controllo del Senato le cui competenze in fatto in specie di ratifica delle nomine presidenziali ma anche di approvazione dei Trattati internazionali sono determinanti.
Orbene, essendo in gioco il 5 novembre una classe senatoriale (la Camera alta si rinnova per un terzo ogni due anni) composta per larga parte da democratici, è il partito di Biden a rischiare di perdere la stretta maggioranza che nel consesso ha.
È pur vero che a presiedere il Senato essendo autorizzato a votare in caso di parità è il Vicepresidente in carica e che se la coppia Biden/Harris fosse confermata basterebbe loro un pareggio in quello specifico ambito elettorale.

25 maggio 2024