Il diritto di voto negli USA così come regolamentato

Il diritto di voto negli Stati Uniti d’America si acquisisce al compimento della maggiore età e quindi, oggi, a diciotto anni.

Peraltro, per poterlo esercitare (anche nelle primarie) ci si deve iscrivere alle apposite liste elettorali.

L’iscrizione deve avvenire entro una data indicata, data precedente a volte – dipende dagli Stati – anche di mesi la consultazione.

Tale procedura può grandemente influire sull’esito elettorale. 

Guardiamo, per esempio, all’avventura vissuta in questo 2016 da Bernie Sanders.

Il senatore del Vermont – Stato politicamente periferico – era in partenza pochissimo conosciuto dal pubblico, il classico outsider.

Nel corso della campagna, si è fatto apprezzare da una parte degli elettori non pochi dei quali, quando, intendendo sostenerlo nelle primarie, si sono recati ad iscriversi alle predette liste, in molti Stati, non hanno potuto farlo essendo scaduti i termini.

Ovvio che in questo modo Hillary Clinton, stranota, si sia trovata in netto vantaggio dappoiché gli elettori iscritti (più facilmente determinatisi a farlo per sostenerla conoscendo la sua intenzione di candidarsi piuttosto che solo per votare purchessia) e pertanto dipoi andati alle urne conoscevano lei e non il rivale.

Molte decine di migliaia guardando solo al New York – per dare in merito una indicazione – gli elettori respinti e v’è chi sostiene che l’esito elettorale (una netta vittoria dell’ex first lady) sarebbe stato ben diverso se avessero avuto modo di votare.