Il Presidente USA migliore. Il Presidente USA peggiore 

Infinite davvero – partendo dai più diversi punti vista ed usando criteri e ragionamenti i più vari – le classificazioni dei Presidenti americani. Infiniti I sondaggi in merito.
Abitualmente – a parte il fatto che dei più recenti si ha facilmente contezza e di larga parte dei più datati no e che quindi il Capo dello Stato in carica sia nella stragrande maggioranza (non Donald Trump, invero) dei casi ben collocato, a prescindere – i primi in graduatoria sono, in ordine temporale: George Washington, Thomas Jefferson, Abraham Lincoln, Franklin Delano Roosevelt, Theodore Roosevelt, John Kennedy, Ronald Reagan.
Tra gli ultimi – in modo decisamente criticabile perché restati in carica troppo poco tempo per essere valutati – i due Whig William Harrison e Zachary Taylor così come James Garfield, brillante politico al quale non fu dato modo di confermarsi tale.
Altresì, i Capi dello Stato tra il 1876 e il 1896 che non pochi tra i non addetti ai lavori (non gli storici) trovano confondibili, non bene identificabili.
Peggiore in assoluto a dire di quasi tutti il povero James Buchanan.
È proprio riferendosi al predecessore di Abraham Lincoln (al quale, passando le consegne disse: “Mi auguro che lei sia tanto contento di entrare alla Casa Bianca quanto io di andarmene!”) che il Presidente della Nuova Frontiera concluse che non trovava affatto giusto giudicarlo perché solo contestualizzando assolutamente (situazione storica, politica, economica, sociale, familiare, personale), cosa impossibile, sarebbe stato forse accettabile farlo.

Ho naturalmente le mie idee che mi portano a valutare come eccezionale il ‘creatore’ principe degli Stati Uniti James Madison, davvero molto per l’attenzione ai diritti civili Lyndon Johnson, per la politica estera e non solo Harry Truman, esclusivamente per i rapporti internazionali Richard Nixon
e per la indiscutibile e rara signorilità del tratto George Herbert Bush.

31 gennaio 2024