Il vento soffia nelle vele di Trump, ma forse è tardi
Sedici gli Stati sotto osservazione.
Quelli che, considerati fin dall’inizio non decisamente schierati, possono decidere l’8 novembre.
Ora, prima, peraltro, degli ultimi scandali che hanno coinvolto Hillary (nuove accuse per altre mail sospette) e il marito Bill (rivelazioni sulla grazia da lui concessa a un ricco evasore proprio l’ultimo giorno di permanenza a White House il 20 gennaio 2001), non pochi sondaggi colà condotti mostravano una veloce erosione del vantaggio dell’ex first lady nelle intenzioni di voto e un avanzamento del tycoon nuovaiorchese.
Oggi, guardando ai dati forniti da Real Clear Politics, gli ultimissimi dati dicono qualcosa di più.
Trump è in vantaggio e in qualche caso abbastanza nettamente in
Florida: più quattro per cento
Ohio: più cinque
North Carolina: più sette
Arizona: più due
Georgia: più sette
Missouri: più quattordici
Nevada: più quattro
Ove si tenga conto del fatto che, per esempio in Pennsylvania, Stato con Florida e Ohio determinante, il margine di Clinton tende a calare, non pochi i grattacapi in casa democratica.
Resta pur vero che il vento che soffia nelle vele di Trump può non bastare per vincere anche perché ha cominciato a soffiare un po’ tardi.