Il “voto Latino” per Trump

Come infinite volte scritto, negli Stati Uniti d’America parlare sic et simpliciter di “voto Latino” o “Ispanico” è del tutto sbagliato.
Esistono difatti molti voti Latini e Ispanici.
In Florida, ben lo sappiamo, i discendenti degli esuli Cubani votano costantemente repubblicano.
In California, praticamente inesistenti i Latinos – naturalmente di tutt’altre provenienze – non democratici.
Guardando ai primi dati relativi al 3 novembre, per cominciare, all’incirca il 60 per cento degli indicati come tali ha effettivamente esercitato il proprio diritto di voto.
E Donald Trump ha conquistato pressappoco il 32 per cento (un terzo quasi) delle loro preferenze mentre quattro anni fa si era fermato al 28.
Non pochi ovviamente i Texani Latini e molto importanti quanto alla conquista dello Stato con capitale Austin.
Non pochi anche in Colorado, Nevada, Arizona, North Carolina e Wisconsin, abbia colaggiù il tycoon vinto o perso.