Impeachment: i primi scontri, la situazione

Qualcuno poteva (può) seriamente attendersi che i repubblicani – in maggioranza al Senato – mettano con buona grazia la testa di Donald Trump sul ceppo perché il boia faccia il proprio lavoro senza essere disturbato?
Naturale da parte loro – in un procedimento del tutto politico (i democratici in maggioranza alla Camera, incriminando, hanno fatto lo stesso e va bene così) – dettare regole che rendano seriamente difficile ai rivali, per esempio convocare ed ascoltare nuovi testimoni.
Hanno, dichiaratamente, intenzione di velocizzare al massimo le udienze (anche notturne) per, se possibile, arrivare alla votazione finale (assolutoria perché il risultato opposto potrebbe essere raggiunto solo nel caso in cui i GOP defezionassero in venti) prima del Discorso sullo stato dell’Unione.
Ovviamente, essendo il 2020 anno elettorale, l’eco del procedimento e della sua conclusione percorrerà i mesi a venire.
Vedremo con quali risultati il prossimo 3 novembre.