Joe Walsh è il secondo sfidante di Trump per la nomination repubblicana. La pulce e l’elefante
Ok, sfidare il Presidente uscente per la nomination è come scalare una parete impervia di sesto grado superiore a mani nude.
E farlo andando contro un leader del proprio partito – questo è anche l’inquilino di White House – che come Donald Trump vanta nei sondaggi oltre il novanta per cento di gradimento tra quanti si dichiarano del suo movimento politico è peggio ancora.
E in più, essendo un uomo politico di non particolare peso (l’altro avversario dichiarato del tycoon Bill Weld ne ha infinitamente di più e nei sondaggi è disperso), già Rappresentante dell’Illinois per un solo mandato e potendo contare su una popolarità radiofonica del tutto discutibile.
Ciò detto, in queste precise condizioni, Joe Walsh ha deciso il 25 agosto di provarci.
Sinceramente: sembra una mosca decisa a battere con la forza fisica un elefante.