La meteora Gary Hart

Anni Ottanta del Novecento.
Un differente mondo.
Prima della caduta del muro di Berlino.
Negli Stati Uniti brilla la stella del reverendo Jesse Jackson la cui avventura politica ho qui già narrato.
Non è il solo uomo politico nuovo in campo democratico.
In vista delle elezioni 1988, si vede per la prima volta in corsa verso la Nomination, sia pure costretto alla rinuncia, un certo Joe Biden.
Fra gli altri, ampiamente meritevole di citazione, Gary Hart.
Senatore del Colorado, carismatico, giovane e gradito ai giovani, appare all’improvviso nella campagna elettorale primaria dei democratici nel 1984 ottenendo un risultato straordinario e non più ripetuto da allora: vincendo nella circostanza contro tutto e tutti il Supermartedi datato 13 marzo.
Sconfitto per la Nomination comunque e ciò malgrado da un Walter Mondale destinato alla più clamorosa disfatta nel successivo novembre, Hart si ripropone in vista del 1988 e per non pochi momenti quale probabile vincente.
È, come ricorda già nel titolo il recente film che ne ripercorre la vicenda, ‘The Front Runner’.
Fin quando il 28 aprile del 1987 il Miami Herald rivela che ha una relazione con la modella Donna Rice.
Due settimane di tentata resistenza allo scandalo e poi la resa.
Per quanto non totalmente escluso dalla vita politica, da allora l’ex Senatore resterà una di quando in quando richiamata, periferica, comparsa.

25 maggio 2024