La mossa ‘giusta’ di Donald Trump

Col senno di poi…

Quale la mossa ‘giusta’ di Donald Trump?

Quella che gli permette di essere sul serio in corsa per la Casa Bianca?

Non v’è dubbio: il fatto di essersi candidato nel partito repubblicano!

Ricordate Ross Perot, l’ultimo dei ‘terzi candidati indipendenti’?

Nel 1992, appunto da indipendente (nel 1996 ci riprovò col Reform Party e gli andò peggio), raccolse una larga messe di voti senza conquistare uno straccio di Stato.

E’ militando – magari, solo per il momentaneo interesse, dato che Trump è un GOP assolutamente sui generis e il partito lo digerisce assai a fatica – in uno dei due schieramenti egemoni (si confrontano dal 1856!) che si può vincere.

Non altrimenti.

E aggiungo che oggi la strada ‘giusta’ era quella repubblicana essendo quella dell’asinello impervia per via della ingombrante candidatura Clinton, più facilmente battibile nella general election che in una serie di primarie, quelle ‘chiuse’, blindate o quasi.