’La via della seta’, ‘La via delle spezie’, la Cina, l’America

1

Evocativo, il nome.

Scelto oculatamente dalla dirigenza cinese.

‘La via della seta’ che richiama altresì ‘La via delle spezie’, con essa di antica memoria.

Dai tempi di Roma.

Già avanti Cristo.

Attraverso rotte e città ‘carovaniere’.

Percorsa all’inverso da Marco Polo.

Fino a quando la caduta di Costantinopoli  (1453) chiude all’Occidente ogni passaggio da Est verso Ovest e viceversa.

È a seguito della epocale caduta dell’Impero Romano d’Oriente che si cercheranno vie alternative verso le ‘Indie’, il ‘Catai’ e il ‘Cipango’.

E vi sarà chi penserà a circumnavigare l’Africa.

E vi sarà chi partirà sulle acque dell’Oceano verso terre che, quando scoperte e conosciute, si riveleranno il Nuovo Continente: l’America.

 

2

Abbiamo, noi Occidentali, ben scarsa memoria storica.

Ma è del tutto sicuro che attraverso azioni economicamente forti e in qualche modo capaci di imporre il predominio cinese quali appunto gli atti e gli interventi che compongono la nuova ‘Via della seta’, Pechino, Xi Jimping in prima persona, intendono cancellare e dimostrare assolutamente passato il lungo periodo di sottomissione agli Europei che si protrasse dagli anni Quaranta dell’Ottocento (dalla ‘Prima Guerra dell’Oppio’) alla fine o quasi (1949) dei Quaranta del trascorso secolo (nascita della Repubblica Popolare), quei decenni e decenni noti come “il secolo dell’Umiliazione”.

 

3

E non è un caso – la Storia procede casualmente? – che in questa temperie il Presidente degli Stati Uniti dia quotidiana dimostrazione di operare altrimenti, concretamente guardando all’interesse del suo Paese (“America first”), riguardo a non pochi tra i suoi predecessori dimostrandosi in qualche modo estraneo alla vecchia idea del ‘Destino Manifesto’ che sarebbe proprio degli USA.

Voleva, vuole, quella ‘dottrina’ – opera nei Quaranta dell’Ottocento (che combinazione!) di John O’Sullivan – che gli Stati Uniti d’America debbano esportare ovunque e comunque la democrazia.

Difficile sostenere che Donald Trump, vedendone l’azione, pensi in cotal modo.

 

4

Epocale, quindi alla luce di quanto scritto, lo scontro USA/Cina in atto.

Occorre estrema lucidità e capacità politica all’’Italia per riuscire, nei rapporti che si vanno accendendo, nelle occasioni che si creano, ad ottenere vantaggi che non si rivelino infine effimeri e, in fondo, invece, contrari al nostro vero interesse.