L’America e gli Americani secondo ‘Teddy’ Roosevelt

A
‘Il Discorso dell’Orso.
“Secondo me, l’orso grizzly è il vero simbolo degli Americani.
Forza, intelligenza, aggressività.
Forse è un po’ cieco, avventato, ma coraggioso in tutte le circostanze.
E ha un’altra cosa in comune con gli Americani: lo stare solo.
L’orso passa tutta la vita da solo.
È indomabile e invincibile, sempre da solo.
Non ha alleati, solo nemici.
Ma nessuno della sua mole.
E questo lo fa assomigliare agli Americani.
Il mondo non ci amerà mai.
Ci rispetteranno, forse.
Avranno paura di noi, ma non ci ameranno.
Perché noi siamo un popolo troppo audace e un po’ cieco, un po’ avventato.
Come l’orso”.

Nel 1902, sulle Montagne Rocciose, dopo una giornata di caccia, ai giornalisti al seguito.

B
“Non è colui che critica a contare.
Né chi indica quando gli altri inciampano.
O chi commenta che una certa azione si sarebbe dovuta compiere meglio.
L’onore spetta all’uomo nell’arena.
L’uomo il cui viso è segnato dalla polvere, dal sudore e dal sangue.
L’uomo che lotta con coraggio.
Che sbaglia ripetutamente.
Sapendo che non c’è impresa degna di questo nome che sia priva di errori e mancanze.
L’uomo che dedica tutto se stesso al raggiungimento di un obiettivo.
Che sa entusiasmarsi e impegnarsi fino in fondo.
E che si spende per una causa giusta.
L’uomo che quando le cose vanno bene conosce finalmente il trionfo delle grandi conquiste.
E che quando vanno male, cade sapendo di avere osato.
Quest’uomo non avrà mai un posto accanto alle anime dei mediocri che non conoscono né la vittoria né la sconfitta!”

Il 23 aprile del 1910, alla Sorbona.

26 febbraio 2024