Le elezioni del 1796

(Si ripete che è dal 1948 che per le Presidenziali si vota in un solo giorno)
Nel 1796, le urne sono aperte dal 4 novembre al 7 dicembre.
I componenti del Collegio Elettorale sono in totale centotrentotto.
Sedici gli Stati.
Il Partito Federalista sceglie come proprio candidato il due volte Vice Presidente di George Washington John Adams il quale prevale a fatica sul contendente democratico /repubblicano Thomas Jefferson e su Thomas Pinckney.
Già governatore del South Carolina e teoricamente aspirante alla Vice Presidenza, quest’ultimo, sostenuto nel predetto Collegio (allora, non esistendo il ticket elettorale, si poteva giocare sui ‘secondi voti’ a disposizione degli Elettori) anche attraverso mezzi poco eleganti da Alexander Hamilton, risultò infine terzo ed escluso sia dal primo che dal secondo gradino del podio.

In termini di voti, Adams prevalse in nove Stati catturando settantuno Elettori mentre Jefferson vinse in sette Stati e si ebbe sessantotto delegati al Collegio.

Il Partito Federalista è al lumicino.
John Adams sarà il suo unico Presidente.
Il 1800 batte alle porte e il Partito Democratico-Repubblicano è pronto a prendere il potere.

Annotazioni
Nessuno, nel 1796, si sarebbe opposto ad un terzo mandato del Padre della Patria George Washington.
Fu il Padre della Patria, però, a declinare l’unanime invito, fra l’altro sostenendo che otto anni fossero abbastanza per chiunque e che un terzo quadriennio sarebbe stato difficile da affrontare sia dal punto di vista fisico che da quello mentale.
Per inciso, è sulla base di questa considerazione del primo Capo dello Stato che nessuno (per il vero Grant fu respinto nella bisogna in sede di Convention nel 1880) dei successori, fino a Franklin Delano Roosevelt, si candidò una terza volta.
(Fu dopo la morte del Presidente del New Deal all’inizio addirittura del quarto mandato che si pensò a legiferare in merito fino ad arrivare, nel 1951, all’entrata in vigore del XXII Emendamento che limita a due le possibili elezioni).
È la campagna del 1796, pertanto, la prima nella quale davvero i partiti possono confrontarsi.
I Democratici/Repubblicani candidano finalmente Thomas Jefferson.
I Federalisti, pur nelle difficoltà conseguenti al fatto che Alexander Hamilton appoggiava un suo rivale, convergono infine sul Vice Presidente John Adams.
In conclusione, Adams prevalse di poco convogliando su di sé gi Elettori degli Stati del Nord mentre quelli degli Stati meridionali votarono Jefferson.
Fu l’unica volta, questa, nella quale – lo consentiva il sistema elettorale poi modificato nel 1804 proprio per questo – il Presidente e il Vice appartenevano a due partiti diversi!

John Marshall, la più duratura eredità federalista
In carica dal 31 gennaio 1801 al 6 luglio 1835, il grande giurista e già Segretario di Stato John Marshall è un lascito agli USA dell’unico Presidente federalista John Adams che lo nominò Chief della Corte Suprema nel mentre si avvicinava il giorno del passaggio delle consegne tra lui e Jefferson.
Un lascito di importanza enorme, visto che il Paese deve a Marshall l’impianto del sistema giudiziario nazionale, l’impostazione della Corte, un infinito numero di sentenze che hanno dato fondamenta e mura di cemento armato al diritto americano.

22 febbraio 2024