“L’eroina della serata”

Così è testualmente definita da i media la conduttrice che – si afferma – ha messo alle corde, in difficoltà, Donald Trump ieri durante la trasmissione televisiva che lo vedeva protagonista (in verità, alla sbarra) sulla rete NBC.
Citiamola, per farle ulteriore pubblicità: Savannah Guthrie.
Conoscendo perfettamente la risposta, ci si domanda quale ragione porti la gran parte degli organi di informazione ad esaltare questa e le altre consimili performance
E, ingenuamente, a chiedersi come mai, di contro, gli stessi non si accaniscano contro il conduttore che nel contempo, sulla rete concorrente, ha lisciato il pelo a Joe Biden, coccolandolo.
Schierati come sono e dimostrano di essere credono davvero questi ovviamente indipendenti giornalisti di favorire il democratico?
Dovrebbero ricordare che negli ultimi quarant’anni – superati i cascami del Watergate – i candidati in questo modo, duramente avversati hanno vinto più volte dei loro beniamini.
Dal 1980, Reagan, i due Bush e Trump stesso sono approdati a White House 6 volte contro le 4 di Clinton (che approfittò alla grande, specie nel 1992, del terzo incomodo Perot) e Obama.
Si sforzano, ma senza grandi risultati.