L’influenza della crisi conseguente al Coronavirus sulle elezioni

“Gli Americani votano con la pancia”, si è spesso scritto intendendo dire che si esprimono nelle urne tenendo particolarmente conto della situazione economica e dei pericoli che da questo punto di vista corrono con il Paese.
E lo scenario peggiore possibile appunto ipotizzato quanto alla rielezione di Donald Trump era (ed è) quello che si riferiva (e riferisce) proprio all’economia.
Il Coronavirus cade tra capo e collo (con i due restanti candidati democratici Biden e Sanders che – alquanto ovviamente – accusano il Presidente di non essere intervenuto immediatamente ed efficacemente) e mette in grave serissima crisi la vita di tutti, la società, lasciando intravedere davvero pesanti se non sconvolgenti conseguenze.
Saranno gli immediati prossimi mesi decisivi in primo luogo per l’attenuazione del contagio.
Giudicheranno gli Americani gli effetti delle misure intraprese in ogni campo dall’amministrazione.
Voteranno conseguentemente.
E – come detto, anche se non può essere questo il primo riferimento in una cotale circostanza, ma tant’è – per la prima volta si può di questi tempi pensare ad un Trump seriamente in difficoltà quanto alla conferma.