Lo spazio per un terzo candidato ‘progressista’

Donald Trump farebbe di certo salti di gioia.
Intendo, se nella situazione venutasi a creare in campo democratico – con Joe Biden (espressione dell’establishment e per i radicali della conservazione) in testa e Bernie Sanders, per la seconda volta avversato dai pezzi grossi del partito, contrapposti – qualcuno pensasse di candidarsi ‘a sinistra’ sfruttando lo spazio indubbiamente colà esistente, come il seguito del Senatore del Vermont dimostra.
Il medesimo Sanders?
Più facilmente, un indipendente.
O, meglio, un uomo capace di mettersi alla testa di un terzo partito creato per la bisogna, alla stregua di un Robert La Follette 1924 più che di un Teddy Roosevelt 1912.
Di un ‘Progressive Party’ quindi.
Per perdere sapendo benissimo di non avere chance?
Per far perdere i democratici?
Per rappresentare un’idea e nel caso nuove istanze?
Ipotesi…
Scenari…