Malati di mente a White House?

Di quando in quando, avversari politici insinuano a proposito della totale sanità mentale del Presidente Trump.

Ricevono risposte pepate e, in fondo, tutto finisce qui.

Ma, in verità, storicamente, è mai successo che un malato di mente arrivasse alla Casa Bianca?

Per quanto di alcuni tra i predecessori del tycoon possa essere segnalata una certa singolarità caratteriale, una qualche eccentricità, occorre concludere per il no.

Peraltro, nel 1972, il tema sanità mentale entrò tra quelli trattati.

Il candidato democratico George McGovern, difatti, in un primo momento, aveva scelto come co-componente del ticket dell’asino il Senatore Thomas Eagleton.

In breve, si scoprì che questi, precedentemente, era stato più volte ricoverato per una grave forma di depressione.

Il partito lo sostituì: non andava bene a nessuno che potesse arrivare alla Presidenza (in caso di decesso o dimissioni del titolare) un uomo in difficoltà psichiche.