Nascita, affermazione e parziale declino delle Convention 

1831, a Baltimora, l’allora significativo Partito Antimassonico, si riunisce a congresso per designare il candidato alle presidenziali dell’anno seguente.
(Sarà l’ex Procuratore Generale William Wirt e conquisterà, primo ‘terzo’ i Delegati del Vermont).
Nasce così la Convention che, essendosi subito adeguati gli altri movimenti politici, rapidamente assume i caratteri della necessità.
(Da sottolineare il fatto che essendo tale istituto venuto in essere in precedenza, oggi, nell’articolato iter partitico in uso per individuare il candidato, si posizioni invece al termine della corsa, collocato dopo Caucus e Primarie, per quanto questo tipo di consultazioni popolari abbia visto la luce successivamente).
Decisamente per lunga pezza – regolamentato in modo che per arrivare all’investitura fosse necessario ottenere i due terzi dei voti del Delegati convenuti, cosa che dette luogo a vere e proprie contrastatissime maratone prima che si arrivasse in porto – le Convention in qualche modo politicamente dominarono.
Il declino ebbe inizio con la riunione congressuale del Partito Democratico a Philadelphia datata 1936 laddove e quando fu deciso che per ottenere la Nomination bastasse avere il sostegno della maggioranza assoluta dei Delegati, il cinquanta per cento più uno.
Meta naturalmente meno difficile da raggiungere addirittura in precedenza vincendo Caucus e Primarie e presentandosi alla riunione, sia pure non ufficialmente, già incoronati.
Cosa questa oramai da parecchio tempo abituale (le ultime Convention alle quali si è arrivati con incognite sono rispettivamente quella repubblicana del 1976 quando Gerald Ford respinse Ronald Reagan e la democratica del 1980 allorché Jimmy Carter prevalse su Ted Kennedy. Entrambi i nominati, per quanto incumbent, persero poi a novembre).
Benché non più decisiva e da questo punto di vista diminuita di importanza (si adotta peraltro la platform ovvero il programma), la riunione congressuale di cui si tratta resta il momento di maggiore richiamo – seguito dalle televisioni (1) e dai media tutti quasi ossessivamente – dell’iter intero, votazione novembrina seguente ovviamente esclusa.
Per la Storia concernente i due partiti maggiori e ricordando che i loro confronti diretti iniziano nel 1856, il Democratico – nato prima – terrà questa estate a Chicago la propria cinquantesima Convention mentre il Repubblicano – fondato nel 1854 – a Milwaukee la quarantatreesima.

(1) È nel 1948 che le da poco attive tv inaugurarono la trasmissione in diretta dei lavori congressuali.
Il film che meglio rappresenta i complessi meccanismi di una Convention resta ‘L’amaro sapore del potere’, di Franklin Schaffner, del 1964, sceneggiato dal grande Gore Vidal.

31 gennaio 2024