Neri in California tra i Quaranta, i Cinquanta e i Sessanta

Nel 1952, esattamente il 26 ottobre, Hattie McDaniel venne a morte.
Famosa cantante prima ancora che attrice, era stata la prima nera a vincere l’Oscar per la sua (ottima ma contestata dai neri per la rappresentazione ‘servile’) interpretazione di ‘Mami’ in Via col vento’.
Vicina alla dipartita, aveva McDaniel manifestato il desiderio di essere seppellita nel Cimitero di Hollywood.
Non fu possibile esaudirla.
Il segregazionismo imperante non lo permetteva.
Venne inumata (e giace) altrove, nel luogo riservato allora alle persone di etnie e di credi religiosi diversi.
Accadeva a Los Angeles, California, laddove da qualche anno, nelle ville, era venuto di moda costruire piscine.
Ovviamente, private.
A causa e a seguito difatti di provvedimenti amministrativi presi da Harry Truman, dal 1948 gli afroamericani avevano avuto libero accesso a quelle pubbliche.
Quindi…

Undici anni dopo, nel 1963, un altro attore di colore arriverà alla statuetta, questa volta come protagonista.
Sarà Sidney Poitier.
Grande performer, Sidney era (ed è) un afroamericano di tutt’altro genere.
In giacca e cravatta.
A volte l’unico in tale mise frammezzo a bianchi di evidente più bassa estrazione.
Impossibile immaginarlo in un ruolo servile.
Cosa che non impedì a molti neri di criticarlo perché ‘uniformato’.