Pennsylvania

Venti – un bel bottino – i Grandi Elettori ai quali ha diritto la vecchia Pennsylvania.

Nel 2016, conquistata all’arma bianca da Donald Trump.

Ed era dal 1988 che la cosa non riusciva a un GOP.

Stato spesso decisivo che ai nostri giorni si esprime più facilmente democratico quando prevalgono le città (Philadelphia soprattutto ma anche Pittsburgh) e repubblicano quando le campagne prendono il sopravvento.

Difficile davvero azzeccare la previsione quanto al novembre 2020 anche perché guardando alla rappresentanza congressuale si resta senza parole, perfetta essendo la parità.

Un Senatore a testa.

Nove Rappresentanti per uno.

Quanto ai trascorsi – ricordato che si tratta di uno degli Stati Fondatori – ovviamente (vinse con voto unanime) due colà le affermazioni del Padre della Patria George Washington.

Due quelle Whig.

Otto quelle dei Democratico Repubblicani.

Una quella anomala (diciamo così) legata al nome del Teddy Roosevelt 1912.

Venti colte dall’asinello.

Venticinque infine spettanti all’elefantino.

Lotta all’ultimo voto, affermo, sapendo bene di poter essere smentito.