Perché dare oggi la notizia della nomination di Hillary Clinton?

“A pensare male si fa peccato ma spesso si indovina”.

Allora, l’Associated Press, a voce spiegata e forzando la realtà, spara la notizia (che inevitabilmente viene ripresa senza nessun ragionamento in merito da tutti media) del superamento da parte di Hillary Clinton della soglia del cinquanta per cento più uno dei delegati alla convention ed annuncia che l’ex first lady sarà la candidata ufficiale del partito dell’asinello l’8 novembre nella general election.

Invero, così non è ufficialmente perché la maggioranza alla quale sarebbe pervenuta comprende larghissima parte dei superdelegati i quali, teoricamente, possono in sede di convention cambiare voto.

Non lo faranno, ma è così.

Ora, perché lanciare oggi tale notizia?

Per rendere meno interessante, per fare ritenere inutile ai sostenitori di Bernie Sanders il voto nelle primarie in programma in cinque Stati, California e New Jersey inclusi.

Hillary, il suo staff, l’establishment temono grandemente un possibile esito sfavorevole, ma se, scoraggiati (se i giochi sono fatti, perché mai andare a votare?), i seguaci del senatore del Vermont stanno a casa…