Perché mai un’alta affluenza alle urne sarebbe un bene?

I favorevoli al voto postale sostengono che, allargandone l’uso, aumenterebbe il numero dei votanti.
Ora, guardando ai risultati, storicamente, la massima affluenza (‘turnout’) alle urne in occasione delle cosiddette Presidenziali americane si è avuta nel 1876 con l’81,8 per cento degli aventi diritto.
Per caso (?!) e per fatalità, si tratta della più chiacchierata a ‘imbrogliata’ tornata elettorale della storia.
Il democratico Samuel Tilden vinse il voto popolare e perse.
Era la prima volta che accadeva in quei termini (nel 1824 le cose erano andate differentemente) ma non è questo il problema.
Perse Tilden perché una Commissione (che concluse quello che fu definito il ‘Compromesso del 1877’) appositamente istituita gli attribuì i Grandi Elettori di tre Stati (Florida, Louisiana e South Carolina) i cui risultati, contestati con accuse reciproche di ogni genere, erano in ballo.
Perse perché i membri della Commissione erano 8 repubblicani e 7 democratici.
Perse per 185 a 184.
Perse da Rutherford Hayes in seguito chiamato ‘Rutherfraud’ Hayes.
Anche nel 1860 il ‘turnout’ fu superiore all’81 per cento.
E vinse Abraham Lincoln!
Magnifico.
Certamente.
Conseguenza?
La Guerra di Secessione!