Possono le Presidenziali essere rinviate? Le disposizioni in merito

Ecco quanto prescrive ‘The United States Code’ in relazione al ‘fallimento’ (‘failure’) delle elezioni presidenziali in uno ed evidentemente più Stati.
In buona sostanza, se per una qualche ragione le votazioni in programma “il primo martedì dopo il primo lunedì del mese di novembre dell’anno bisestile” non hanno luogo o non arrivano a conclusione.

Va qui in premessa ricordato
1, che gli ‘electors’ ai quali la normativa fa riferimento sono quelli che, per distinguerli dagli aventi diritto al voto, usualmente indico come ‘Grandi Elettori’ e cioè i cinquecentotrentotto delegati degli Stati membri del Collegio Elettorale i quali poi effettivamente nominano il Presidente “il primo lunedì dopo il secondo mercoledì del successivo mese di dicembre”
2, che la procedura sostitutiva della quale si parla nelle righe che seguono deve comunque precedere le date previste per l’inizio della Legislatura Congressuale (3 gennaio dell’anno seguente), perché, nel caso in cui il Collegio predetto – tre essendo i candidati e nessuno tra loro avendo raggiunto la maggioranza assoluta (accadde nel 1824) – non possa procedere alla elezione l’incombenza passa alla Camera dei Rappresentanti
3, che la competenza quando alle procedure da adottare nel caso è statale.

Il testo e la traduzione:
“Whenever any State has held an election for the purpose of choosing electors, and has failed to make a choise on the day prescribed by law, the electors may be appointed on a subsequent day in such a manner as the legislature of such State may direct”.

Ogni volta che uno Stato ha tenuto un’elezione allo scopo di scegliere gli elettori, e non ha fatto una scelta nel giorno prescritto dalla legge, gli elettori possono essere nominati in un giorno successivo, secondo le modalità stabilite dal legislatore di tale Stato.