Presidenziali del 1812

Settime elezioni presidenziali, quelle del 1812.
Gli elettori comuni furono chiamati alle urne dal 30 ottobre al 2 dicembre.
I membri del Collegio Elettorale da scegliere erano duecentodiciassette e la maggioranza assoluta da raggiungere, per conseguenza, centonove.

Furono quelle del 1812 le prime elezioni per la Presidenza USA che si svolsero nel corso di una guerra, quella denominata del 1812 (prese avvio il 18 giugno di quell’anno), e le uniche che abbiano mai avuto luogo nel mentre si combatteva entro i confini della Unione ove si escluda la Guerra di Secessione.
(Per inciso, la Guerra del 1812 vide gli Stati Uniti contrapporsi armi in pugno agli inglesi e nell’agosto del 1814 l’esercito britannico conquistare la capitale federale Washington e dare fuoco il 25 del mese ai principali edifici pubblici, palazzo presidenziale incluso).

Molti i motivi di contrasto fra il Presidente James Madison e il suo stesso Partito Democratico/Repubblicano, non ultimo, ovviamente, il fatto che buona parte dei suoi esponenti fossero in verità contrari al conflitto.
La lotta per la Nomination, pertanto, si svolse all’interno di quell’unico movimento politico.

Dal canto loro, i federalisti, dapprima intenzionati a convergere sul Presidente della Corte Suprema John Marshall, decisero infine di non proporre un loro uomo per la Presidenza, indicando peraltro l’Attorney General della Pennsylvania Jared Ingersoll come compagno di cordata del candidato democratico repubblicano alternativo a Madison, DeWitt Clinton.
Fu, infatti, l’ora citato Sindaco di New York e nipote dell’appena defunto Vice Presidente George Clinton il candidato dissidente prescelto.
Al fianco di Madison – morto come detto il Vice eletto nel 1808 – Elbridge Gerry , Governatore del Massachusetts.

L’esito elettorale fu favorevole a Madison ma decisamente per poco.
Il Presidente uscente vinse in undici Stati e riportò centoventotto Elettori.
Il rivale si affermò in sette Stati ed ottenne ottantanove delegati al Collegio.
In termini percentuali, Madison vinse per il cinquanta e quattro a quarantasette e sei dei voti popolari espressi.
Se la Pennsylvania – fra l’altro, lo Stato del predetto Ingersoll – avesse votato per De Witt Clinton questi sarebbe diventato Capo dello Stato.

Il Presidente confermato nell’occasione detiene il poco gradevole primato di essere il primo che nell’ottenere un secondo quadriennio di governo prende meno voti percentuali rispetto alla precedente tornata quando era arrivato al sessantaquattro e sette.
Lo imiteranno in futuro Woodrow Wilson nel 1816, F. D. Roosevelt nel 1940 e nel 1944 e Barack Obama nel 2012.

26 febbraio 2024