Presidenziali del 1832

Nel 1832, i seggi elettorali furono aperti il 2 novembre e si chiusero il 5 dicembre.
I membri del Collegio Elettorale erano duecentottantasei e la percentuale dei votanti arrivò al cinquantacinque e quattro per cento degli aventi diritto.

Quattro i candidati principali.
Il Presidente uscente Andrew Jackson (con un differente aspirante alla Vice Presidenza, e ce ne occuperemo fra poco) per i democratici.
Henry Clay – già invano in corsa nel 1824, già Speaker della Camera e Segretario di Stato – per i Repubblicani Nazionali.
Il Governatore della Virginia John Floyd in rappresentanza del Nullifier Party, nato nel 1828 per iniziativa di John Calhoun e impegnato nelle lotte per l’abrogazione della schiavitù e i diritti degli Stati.
William Wirt per il Partito Antimassonico allora in auge (anche di Wirt, per le implicazioni concernenti la ‘nascita delle Convention, ci interesseremo più avanti).

L’esito elettorale vide Jackson prevalere in sedici Stati e conquistare duecentodiciannove Elettori.
Clay vinse in sei Stati e ottenne quarantanove delegati nazionali.
Floyd riportò un solo Stato e ebbe con sé undici membri del Collegio suddetto.
Wirt si affermò anch’egli in un solo Stato raccogliendo sette voti elettorali.

Annotazioni
Van Buren sostituisce Calhoun
La conferma di Andrew Jackson nel 1832 non fu affatto rose e fiori.
Già da un paio d’anni, difatti, il Generale si trovava in disaccordo – a dir poco – con l’autorevole Vice Presidente John Calhoun.
Questioni di vasta portata: quella sull’abrogazionismo in prima linea.
Questioni altresì al limite del pettegolezzo ma non trascurabili per i conseguenti contrasti: varie consorti dei Ministri facenti parti del Governo Jackson in fiera contesa tra loro.
La conseguenza?
Come raramente accaduto in una campagna elettorale nella quale il Capo dello Stato in carica cerca una conferma, il candidato Vice Presidente viene sostituito.
In luogo del predetto Calhoun, Martin Van Buren, già Segretario di Stato e uomo di particolare influenza.
Per inciso, in sede di Collegio Elettorale, senza che la nomina di Van Buren fosse messa in bilico, trenta voti per la Vice Presidenza andarono all’ex Segretario alla Guerra William Wilkins.

La prima Convention.
Fu in vista delle votazioni fissate al novembre 1832 che il Partito Antimassonico – allora, per qualche verso, in auge – decise di scegliere il proprio candidato a White House attraverso una Convention convocata in quel di Baltimora.
Dalla kermesse, uscì vincitore William Wirt, già Procuratore Generale con James Monroe e J. Q. Adams, che nelle indicate votazioni otterrà all’incirca l’otto per cento del voto popolare, vincerà in un solo Stato e catturerà sette Elettori.

Fatto è, però, che subito dopo gli altri partiti adottarono le Convention che, come ben sappiamo, ancora oggi concludono l’iter di Caucus e Primarie.

2 marzo 2024