Presidenziali del 1848

Entra in funzione la legge del 1845 che prevede lo svolgimento delle votazioni in un solo giorno, esattamente “il primo martedì dopo il primo lunedì di novembre”.
Si vota pertanto il 7 del penultimo mese dell’anno.
Alle urne, il settantadue e sette per cento degli aventi diritto.
Il Presidente in carica Polk mantiene l’impegno di lasciare avendo, a suo parere, raggiunto tutti gli obiettivi propostisi.
Materia del contendere, ovviamente visti i tempi, in primo luogo l’abolizione della schiavitù.

Nell’occasione il Partito Whig conquista per la seconda ed ultima volta lo scranno presidenziale.
Lo fa presentando nuovamente un Generale (William Harrison nel 1840, Zachary Taylor nel 1848).
Come Harrison, Taylor muore in carica.
Per inciso, intento del partito era anche quello di promuovere un Emendamento che limitasse ad uno solo il numero dei mandati esercitabili dagli eletti ed è quello che succede visto che andando i due Capi di Stato all’altro mondo non possono certamente ricandidarsi.
Va altresì sottolineato che Taylor non ha le stigmate del partito che lo propone ma è una ipotesi valida essendo conosciuto come l’eroe della Guerra Messicana.
A tale riguardo, Henry Clay, arrabbiato per essere stato trascurato nella scelta, ebbe a dire che gli dispiaceva di non avere anche lui ucciso qualche messicano.
Il Vice che forma il ticket Whig è Millard Fillmore, un componente della Camera dei Rappresentanti.

Il Partito Democratico sceglie Lewis Cass, già Governatore, Senatore e Ministro.
Cass sconfigge nella Convention dell’Asinello che si svolge a maggio Martin Van Buren, ex Presidente alla ricerca di una ennesima Nomination.

Il vecchio boss del New York, un mese dopo, accetta di rappresentare nella corsa verso White House il neonato Free Soil Party – solidamente anti schiavista – e si propone come terzo incomodo.
Per lui, per quanto si agiti e condizioni il risultato (se i suoi sostenitori del New York avessero votato Cass, Taylor non avrebbe prevalso), i tempi sono oramai cambiati e nella giornata elettorale avrà suffragi in numero relativo, non vincerà in un solo Stato e non potrà contare su alcun appoggio al Collegio Elettorale.

Nel ticket Free Soil, un Running Mate di grande nome: nipote di John e figlio di John Quincy, Charles Francis Adams, futuro Ambasciatore USA in Gran Bretagna.

Da segnalare, ancora, che tra i politici emersi ma non affermatisi nelle diverse Convention si trova anche Jefferson Davis, dipoi Presidente dei Sudisti secessionisti.

6 marzo 2024