Presidenziali del 1908

3 novembre, il giorno del voto.
Quattrocentoottantatre gli Electors da eleggere.
Duecentoquarantadue la maggioranza assoluta.
Sessantacinque e quattro la percentuale degli aventi diritto al suffragio effettivamente andata alle urne.
Il Partito Repubblicano tiene la Convention a Chicago.
Il Partito Democratico a Denver.
In lizza ancora il socialista Eugene Debs.
Si comincia a parlare di Primarie.

Theodore Roosevelt?
Chi avrebbe potuto impedire una sua rielezione nel 1908?
Amato dalle folle, capace di pugnare ferocemente contro i conservatori, riformatore audace, attore di peso nella politica internazionale, Premio Nobel per la Pace…
Ma nel 1904 Teddy aveva promesso che non avrebbe cercato dipoi una successiva investitura dal GOP (non va dimenticato che, ripresentandosi, aveva infranto la regola non scritta ma rispettata da quanti su quella strada lo avevano preceduto che imponeva ai Vice succeduti mortis causa in corso di mandato di ritirarsi, di non chiedere una Nomination al termine del quadriennio che li vedeva arrivare allo scranno presidenziale).

Mantenne la parola ma operò perché a succedergli fosse un uomo di sua fiducia e identificò quest’uomo in William Taft.
Di ottima famiglia, Giudice Federale, Governatore Civile delle Filippine, amministratore della zona del Canale di Panama, Segretario alla Guerra con Theodore, Taft possedeva tutti i requisiti auspicabili per ricoprire degnamente l’incarico.
Scelto appunto Taft, i repubblicani gli affiancarono un altro Sherman (non John, più volte in corsa in passato, non William Tecumseh, bensì James, all’epoca membro della Camera dei Rappresentanti).

I democratici, sperando che gli elettori non identificassero (come invece fecero) il candidato GOP con il Presidente uscente, ricorsero per la terza ed ultima volta a William Jennings Bryan.
Con lui, nel ticket, dall’Indiana John Kern.

Il repubblicano vinse nettamente riportando ventinove Stati e trecentoventuono Elettori.
Al povero Bryan restarono diciassette Stati e centosessantadue voti al Collegio.

21 marzo 2024