Presidenziali del 1964

Alle urne il 3 novembre.
Per la prima volta, a seguito della approvazione del XXIII Emendamento datato 1961, votano anche i cittadini del Distretto di Columbia.
Dal 1964 ad oggi – 2020 compreso e sarà così anche nel 2024 – il numero degli Elettori è fissato a cinquecentotrentotto e la maggioranza assoluta degli stessi è duecentosettanta.
Il Partito Democratico ha in casa un cavallo di razza vincente, il Presidente Lyndon Johnson, la cui azione riformatrice è apprezzata praticamente ovunque e da larghissimi strati popolari.
È pertanto naturale che in quel di Atlantic City il successore di Kennedy venga candidato all’unanimità sulla base di un programma assolutamente progressista (ed erano quelli i tempi giusti per, in quella direzione, operare fattivamente).
Il Partito Repubblicano – decisamente non cogliendo il momento storico – rifiuta il candidato cautamente aperturista Nelson Rockfeller, Governatore del New York, e si affida al Senatore dell’Arizona Barry Goldwater.
Mentre a fianco di Johnson corre Hubert Humphrey, con Goldawater ecco il primo candidato cattolico che mai il GOP abbia inserito in un ticket: Warren Miller.
È questa la tornata politica che cambia alla radice la geopolitica americana.
Lyndon Johnson, lungi dal limitarsi a vincere negli Stati normalmente democratici (anzi, perdendone alcuni nel Meridione), conquista l’intero Nord del Paese, un numero incredibile di Stati che da sempre votavano repubblicano.
È una rivoluzione duratura: da allora, normalmente ma non sempre, il Nord si esprimerà per il Partito dell’Asino e il Sud per il GOP.
L’Elefantino, di contro, è demolito.
Goldwater vince in soli sei Stati cinque dei quali nel Sud.
Quanto agli Elettori, saranno quattrocentoottantasei (nessun altro democratico, dopo, ritoccherà questo record) per Johnson contro i cinquantadue del Senatore dell’Arizona.
Va qui sottolineato che il trionfo di Johnson è assolutamente personale.
Lo dimostra il fatto che dopo il 1964 nessun candidato democratico sarà in grado di vincere come lui fece nell’occasione in Alaska, Idaho, Kansas, Nebraska, North Dakota, Oklahoma, South Dakota, Utah e Wyoming!
Divertente, poi, il fatto che la candidatura di Goldwater fosse messa in discussione in relazione al requisito richiesto dalla Costituzione relativamente alla citaddinanza USA dalla nascita.
Il Nostro, infatti, era nato in Arizona prima che quel territorio fosse accolto nell’Unione.
I puristi, quindi, eccepivano al riguardo.

4 aprile 2024