Presidenziali del 2004

Si vota il 2 novembre.
Alle urne il cinquantasei e sette per cento degli aventi diritto con un aumento rispetto al 2000 del cinque e cinque, non poco.

Da notare, che per la prima volta dal 1988 – da quando aveva vinto suo padre – nel 2004 un Presidente, George Walker Bush, viene eletto con la vera maggioranza (non determinante, si sa) dei voti popolari.
Questo perché Bill Clinton sia nel 1992 che nel 1996 aveva ricevuto meno suffragi di quanti toccati in totale ai due rivali (prima George Herbert Bush e Ross Perot e poi Bob Dole e ancora Ross Perot) mentre lui stesso nel 2000 aveva collezionato poco più di mezzo milione di voti in meno di Al Gore.

Nel Partito Repubblicano tutto facile per il duo G.W.B/Dick Cheney, intorno al quale il GOP si schiera dopo gli attentati dell’11 settembre 2001 e dopo le conseguenti guerre ancora peraltro in corso.
Di certo, una spinta sia all’interno del suo partito che a livello elettorale finale la dette all’uscente anche la cattura verso la fine del 2003 di Saddam Hussein.

Tra i democratici, in una dapprima serrata e dipoi più tranquilla competizione, prevale il cattolico Senatore del Massachusetts John Kerry, in seguito, Segretario di Stato di Barack Obama nel secondo mandato.
Suoi oppositori, soprattutto, il Senatore del North Carolina John Edwards – alla fine, con lui nel ticket – e l’ex Governatore del Vermont Howard Dean, all’inizio della contesa favorito dai sondaggi per l’appoggio che risultava avesse nel web.

Stranamente – ma non molto, dato che nel mondo, con poche eccezioni, si sostiene sempre il candidato democratico, chiunque praticamente sia (a prescindere, direbbe Totò) – Kerry fu dato per vincente praticamente durante l’intera campagna, salvo finire, invece, sconfitto.
Da notare che il GOP vinse nella circostanza in Colorado, Nevada, New Mexico e Virginia.

Il risultato finale vide G.W.B prevalere in termini di voti popolari di circa tre milioni di suffragi mentre quanto agli Elettori il voto vide duecentoottantasei di loro esprimersi per Bush e duecentocinquantuno per Kerry.

Al totale di cinquecentotrentotto manca un suffragio che nell’occasione un delegato del Minnesota assegnò a John Edwards (fra l’altro, scrivendo erroneamente ‘Ewards’).

Quanto agli Stati, il repubblicano ne conquistò trentuno mentre al democratico ne andarono diciannove più il Distretto di Columbia.

14 aprile 2024