Prima del dibattito: ‘Solid States for Hillary, solid States for Donald’. E dopo?

Un’occhiata agli Stati assolutamente ‘solidi’ per i due contendenti secondo Real Clear Politics poche ore prima del dibattito tv.

Non che ci si debba aspettare conseguenti sconquassi, ma può darsi che dopo qualcosa da qualche parte cambi.

Hillary Clinton ha nei sondaggi un vantaggio a prova di bomba in California, District of Columbia, Maryland, Massachusetts, Hawaii, Vermont per totali ottantasei grandi elettori (la California, da sola, ne elegge cinquantacinque).

Donald Trump è in una botte di ferro in undici Stati (contro i sei della rivale) ma conta su sessantatre grandi elettori certi in totale.

Gli Stati determinati a votare il tycoon sono Alabama, Alaska, Arkansas, Kentucky, Idaho, Nebraska, North Dakota, Oklahoma, Tennessee, West Virginia, Wyoming.

Certo, per essere eletti occorre tagliare il traguardo di duecentosettanta voti elettorali ed entrambi hanno molta strada da percorrere. 

Più breve, però guardando agli Stati tendenzialmente favorevoli, quella della Clinton.

Ma da qualche tempo è così: il candidato democratico parte in vantaggio e quello repubblicano deve rimontare.