Prima (e alla fine unica?) vittoria di Nikki Haley e domani il Super Tuesday

Una Primaria particolare quella tenuta ieri dal Grand Old Party nel Distretto di Columbia, sostanzialmente nella capitale federale Washington.
Laddove, cioè, i repubblicani sono una piccola minoranza e nelle elezioni, dal 1964 – la prima volta nella quale gli abitanti locali hanno avuto modo di esprimersi – vince sempre alla grandissima il candidato democratico, chiunque sia.
Laddove, per di più, la tendenza degli elettori GOP è più liberal (diciamo così) che altrove.
Orbene, in quest’ambito, domenica 3 marzo, Nikki Haley ha vinto con il 63 per cento dei consensi.
Ottenendo in verità solo un pugno di delegati ma interrompendo una sequenza decisamente infelice.
Donald Trump, commentando, ha al riguardo assolutamente esagerato arrivando a definire “cervello di gallina” la rivale.
(Non è stato forse lui a nominarla Ambasciatore all’ONU? Che diavolo di scelta fece allora?)

Oggi 4 marzo, ancora tra i repubblicani, si vota in South Dakota.
Il giorno dopo, per entrambi i partiti, l’attesissimo Super martedì con la bellezza di quindici Stati all’opera.

Per la cronaca, Haley non è data in vantaggio dai sondaggi da nessuna parte.

4 marzo 2024