Può un repubblicano vincere contro Trump?

Nikki Haley piuttosto che Ron DeSantis.
Pare – ma scrivo mentre in Iowa si vota e potrebbe non essere così – che l’alternativa a Donald Trump per la Nomination GOP sia necessariamente l’ex Governatrice e Ambasciatrice.
Una alternativa, come dire, al momento possibile ma improbabile.
Supponiamo però che alla fine sia proprio Haley a farcela all’interno del partito.
Cosa accadrebbe?
Un Trump escluso dal confronto finale come si comporterebbe?
Cosa farebbero i suoi più accesi sostenitori?
Perché certamente un differente candidato non avrebbe chance alcuna di battere l’avversario democratico, chiunque sia, avendo contro il tycoon e i trumpiani.
Si intravede in un simile caso una spaccatura tale in conseguenza della quale il partito repubblicano si divida come accaduto nel 1912 allorquando Theodore Roosevelt sbattendo la porta fece affondare l’uscente William Taft consentendo al democratico Woodrow Wilson di prevalere?
Meno drammaticamente, i duri e puri ‘MAGA’ (Make America Great Again, l’efficace slogan di ‘the Donald’) diserteranno le urne preferendo l’astensione all’appoggio della candidata che ha sconfitto il loro idolo?
Molti come si vede gli interrogativi che se Trump vince facile oggi e il 23 nel New Hampshire non avranno più ragione d’essere posti.

15 gennaio 2024