Quando decidevano le Conventions come non succederà oggi

Una qualche nostalgia m’assale ripensando alle ‘Brokered Conventions’ di tempi lontani.
O almeno alle ‘Contested’.
(Nelle prime – nessuno avendo raggiunto in precedenza la maggioranza assoluta dei delegati – è nella kermesse che si trovavano gli accordi e le alleanze necessarie per prevalere, magari al centotreesimo ballottaggio come in casa democratica nel 1924.
Nelle seconde, la maggioranza veniva raggiunta da uno dei candidati maggiormente appoggiati nelle ore che intercorrevano tra l’inaugurazione della Convention e la prima votazione nella quale ipso facto prevaleva, come accaduto nel 1976 nel Grand Old Party allorquando Gerald Ford batté, così, sul filo di lana, Ronald Reagan).
Nostalgia di situazioni particolari e di conseguenti sconfitte sanguinose.
William Gibbs McAdoo, due volte il più votato nel primo ballottaggio e due volte restato al palo, per dire (tra i democratici, nel 1920 e nel 1924).
Estes Kefauver che nel 1952 – in un contingente nel quale le Primarie erano meno numerose e pertanto non così decisive – prevalendo per ogni dove, veniva dolorosamente sconfitto alla Convention da Adlai Stevenson.
Andando molto indietro nel tempo, l’incumbent Franklin Pierce al quale il partito democratico negò la nuova investitura proprio al Congresso preferendogli James Buchanan.
(E mi viene qui da notare che, ‘Contested’ a parte, tutti i casi riportati hanno riguardato proprio casa democratica).
Arrivando all’oggi, a queste Primarie dell’Asino sospese, a questa situazione senza precedenti (nel 1918, in piena Spagnola, erano previste le Mid Term Elections che fecero registrare un calo notevole dell’affluenza, di oltre venti punti rispetto alle presidenziali del 1916), un Joe Biden ‘in naftalina’ non pare debba temere.
Bernie Sanders è praticamente impossibilitato a batterlo.
Ed è decisamente tardi perché Andrew Cuomo (in questi momenti sulla bocca di molti e comunque, secondo le sue dichiarazioni, del tutto non interessato) o un altro possa davvero impensierirlo.
Arriverà l’ex Vice di Barack Obama alla Convention di Milwaukee adesso fissata al 17 agosto con il necessario numero di delegati, necessario per vincere al primo colpo.