Sanders, Goldwater e McGovern

È Bernie Sanders ‘eleggibile’?
Non, ovviamente, nel senso comune della parola.
È in grado – questa la domanda – di vincere a novembre battendo Donald Trump?
Gli storici e gli osservatori che hanno memoria ben ricordano due precedenti casi (uno tra i repubblicani e uno tra i democratici) nei quali una spinta ideale radicale del tutto simile a quella che sostiene il Senatore del Vermont ha portato alla nomination di candidati dipoi elettoralmente demoliti dal rivale di turno.
Nel 1964, il Grand Old Party si espresse a favore del Senatore dell’Arizona e fiero conservatore Barry Goldwater.
Nel 1972, il partito dell’Asino scelse il Senatore del South Dakota decisamente liberal George McGovern.
Due ottime persone.
Due politici di vero spessore.
Assolutamente ‘non eleggibili’ perché troppo caratterizzati e non in grado di vincere al centro.
È Sanders nella medesima condizione?
Una volta ottenuta la nomination sarebbe battuto dal Presidente in carica?
Quello che è certo è che i precedenti ricordati sono decisamente datati e che il mondo è nel frattempo cambiato.
Fino a questo punto?