Sanders: sette di fila! E Hillary comincia a preoccuparsi
Washington, Alaska, Idaho, Utah, Hawaii, Wisconsin, ieri il Wyoming.
Bernie Sanders ha vinto, spesso assai nettamente, gli ultimi sette confronti elettorali con Hillary Clinton.
E nel campo della ex first lady, già da qualche settimana, squilla un campanello di allarme.
Insomma, questa benedetta nomination doveva caderle nel piatto senza colpo ferire e se non fosse per i superdelegati di certo così non sarebbe.
Ok, in Wyoming Hillary non si è fatta vedere e d’altra parte i delegati in palio in uno Stato in defettibilmente repubblicano quanto a general election erano pochi.
Ma, insomma…
E’ vero, l’ex segretario di Stato (quante volte ex di questo o di quell’altro) punta tutto sul New York e sulla Pennsylvania che si esprimono rispettivamente il 19 e il 26 aprile ma così facendo, a maggior ragione, per azzoppare sul serio il senatore del Vermont deve (deve) vincere e bene nei due Stati in questione.
Non le riuscisse, ai dubbi che potrebbero essere scacciati, subentrerebbero certezze: quelle relative alla sua invulnerabilità data finora per scontata.