Schermaglie Trump/Haley New Hampshire

In vista della Primaria del 23 gennaio Donald Trump si trova in una qualche difficoltà nell’attaccare a fondo, senza freni, Nikki Haley, la sola sfidante quanto alla Nomination repubblicana che le locali rilevazioni quanto alle intenzioni di voto danno relativamente vicina e comunque in crescita.
(Vedremo poi se davvero è così visto che in Iowa veniva considerata più di Ron DeSantis e gli è finita dietro).
Difficoltà che derivano dal fatto che quando sedeva alla Casa Bianca l’ha nominata rappresentante degli Stati Uniti all’ONU.
Che razza di scelta sarebbe stata la sua se davvero Haley fosse pessima?
Ecco che dovendosi all’incirca barcamenare, ieri, parlando a Concord, se n’è uscito in una espressione gergale che dice molto senza dire tutto.
“She is OK, but she is not presidential timber!”
Insomma, va bene ma per la Presidenza occorre ben altra stoffa.
Non è, ovviamente, che l’ex Governatrice e Ambasciatrice (che tutti o quasi ricordano allora positivamente in azione) stia a guardare.
Ha alzato a propria volta la guardia irrigidendosi e criticando più che in precedenza il forte rivale.
Uno solo, pare, l’argomento che li vede concordi.
Il tycoon dice che non la vede neppure come candidata Vice, con lui nel ticket GOP.
Lei afferma che non accetterebbe mai la proposta per il ruolo vicario.
Mosse elettorali: non rari (Franklin Delano Roosevelt/John Garner, Ronald Reagan/George Herbert Bush, perfino Barack Obama/Joe Biden per quanto questi fosse uscito presto dall’agone) infatti i casi nei quali proprio due candidati alla Nomination alla fine si mettono d’accordo e corrono insieme.
Come sempre, chi vivrà vedrà.

20 gennaio 2024