Se il Presidente dovesse essere nei prossimi tempi sostituito?

Dovesse Donald Trump per una qualsiasi ragione (a seguito di un voto negativo del Senato che lo destituisse è quasi impossibile ma altri – faccia il tycoon gli scongiuri – possono essere i motivi: decesso, dimissioni, malattia, incapacità…) lasciare White House
– Prima del 3 novembre giorno nel quale verranno eletti i Grandi Elettori
– Avanti la riunione del Collegio degli stessi Grandi Elettori fissato per il 14 dicembre successivo
– Una volta rieletto in tale sede, prima del nuovo insediamento fissato al 20 gennaio 2021
cosa accadrebbe?
Andando per ordine:
– Se antecedentemente di molto alla Convention repubblicana, subentrato Mike Pence, si potrebbe aprire un confronto per la conquista dei delegati statali tra lo stesso Pence ed altri che si dimostrassero interessati (Nikki Haley?)
– Se antecedentemente di poco, praticamente non essendoci altri in grado di conquistare delegati nelle Primarie, Trump dovrebbe essere sostituito da un candidato scelto in sede congressuale. Difficile davvero pensare che la scelta possa cadere su persona diversa del nel frattempo succeduto Pence.
– Dovesse lasciare dopo la nomina il 3 novembre dei Grandi Elettori ma prima della riunione il 14 dicembre del Collegio formato dagli stessi, non potendo questi deliberare se non riconoscendo un mancato raggiungimento da parte di qualcuno di una maggioranza, la nomina spetterebbe alla Camera dei Rappresentanti e sarebbe votata per Delegazione dal 6 gennaio seguente.
– Dovesse essere out dopo il 14 dicembre, secondo il disposto del XII Emendamento, gli subentrerebbe il Vice Mike Pence.
– In questo ultimo caso, il Congresso in due distinte votazioni camerali dovrebbe essere chiamato a ratificare la nomina da parte del nuovo Presidente di un Vice da lui scelto.
Complicato?