Se si votasse oggi

Ok, lasciamo da parte il voto popolare a livello nazionale.

In questo 2016 – le probabilità sono parecchie – può succedere davvero che il vincitore quanto a suffragi perda quanto a grandi elettori (finora, storicamente, è accaduto quattro volte, la più recente nel 2000).

E’ pertanto opportuno se non necessario guardare ai sondaggi Stato per Stato perché è appunto nei singoli Stati, vincendo, che si catturano i predetti grandi elettori.

Ebbene, fatti i debiti conti e tenuti in considerazione i precedenti storici, è possibile dire che se si votasse oggi, Hillary Rodham Clinton prevarrebbe per duecentosettantadue delegati a duececentosessantasei essendo la maggioranza assoluta pari a duecentosettanta.

Una corsa testa a testa – oggi – nella quale il semplice cambio di voto in uno degli Stati minori usualmente democratici (per dire, il piccolo Maine) cambierebbe il risultato.

Lunedì, Trump e Clinton si affronteranno per la prima volta faccia a faccia in televisione.

Subito dopo, con buone probabilità, il quadro si farà più chiaro.