Segni dell’avanzata radicale nel partito democratico a New York

17 luglio, New York, Eliot Engel viene sconfitto alle Primarie democratiche del 16° Distretto.
Perché dare questa all’apparenza non particolarmente importante notizia?
Perché il buon Engel rappresentava dal 1988 (!) i concittadini e ancora nel 2018 era stato confermato senza opposizione, ottenendo il 100 per cento dei suffragi novembrini espressi.
Perché rappresentava alla Camera un’ala moderata dei democratici.
Perché – sulla scia del successo di Alexandria Ocasio Cortez già trionfante nel 2018 a sua volta scalzando nelle Primarie un antico esponente del suo stesso partito – Jamaal Bowman (l’uomo che ha sconfitto Engel), è espressione dell’ala radicale collocata fortemente a sinistra del partito dell’Asino che nella Grande Mela sta prendendo il sopravvento.
Nella Grande Mela ma non solo.
Se probabilmente lo spostamento segnalato non avrà impatto il prossimo 3 novembre, certo è che, dovesse avere sviluppi e infine prevalere, provocherebbe conseguenze elettorali in futuro.
Un partito democratico non più rappresentato, per dire, dal volto infine rassicurante di Nancy Pelosi (già obbligata dai radicali ad andare ‘oltre’ nel contrastare Trump), rafforzerebbe i repubblicani.
Ipotesi non campate in aria quelle qui espresse.