Senatori repubblicani in bilico

Lo sapete, il Grand Old Party conta attualmente su 53 Senatori.
I democratici nella stessa Camera Alta sono quarantacinque.
Diventano 47 perché al loro gruppo sono aggregati i 2 indipendenti (uno dei quali è Bernie Sanders!).
Lo sapete, per controllare nel biennio 2021/23 il consesso in questione (che fra le altre cose ratifica le nomine del Presidente!) due le strade che il partito democratico può percorrere (e portare a compimento).
1 Se a novembre prevale Biden, essendo per Costituzione il Vice a White House il Presidente del Senato (che vota in caso di parità), deve accaparrarsi al minimo tre scranni (50 ciascuno più il predetto Vice…)
2 Se a novembre Trump viene rieletto, devono i dem arrivare a cinquantuno non potendo contare in aula sul voto del più volte qui citato Vice nelle vesti di Presidente.
Ecco pertanto che i sondaggisti stanno effettuando rilevazioni in merito ai ventitre seggi repubblicani che saranno oggetto di voto il 3 del penultimo mese dell’anno.
Ebbene, questi i Senatori repubblicani ritenuti più o meno vulnerabili:
Susan Collins, Maine
Cory Gardner, Colorado
Marsha McSally, Arizona
Thom Tillis, North Carolina
Steven Daines, Montana
Volendo, non stanno bene neppure
David Perdue, Georgia
Kelly Loeffler, Georgia
Joni Ernst, Iowa.
(Va segnalata la particolare situazione che riguarda i due Laticlavi dello Stato con capitale Atlanta, entrambi in gioco.
Non sarebbe consentito ma nella circostanza – mentre il mandato di Perdue è effettivamente agli sgoccioli – la Senatrice Loeffler chiede di essere confermata essendo stata nominata dal Governatore dello Stato in sostituzione del dimissionario Johnny Isakson, il cui mandato scade nel il 3 gennaio 2023).
Come sempre, vedremo.