The Richmond Times-Dispatch si schiera con Gary Johnson

Nel 1980 e nel 1984 si era schierato dalla parte di Ronald Reagan.

Nel 1988 e nel 1992 aveva sostenuto George Herbert Bush.

Nella tornata 1996 il suo endorsement era andato a Bob Dole.

Il 2000 e il 2004 aveva appoggiato George Walker Bush.

Nel 2008 era per John McCain.

Nel 2012 con Mitt Romney.

Dalla prima volta nella quale si è espresso ufficialmente in una campagna per White House, il Richmond Times-Dispatch si è sempre dichiarato per il candidato repubblicano in corsa.

E’ il giornale ora citato il più importante tra quelli pubblicati nella capitale della Virginia e il secondo come numero di copie vendute nello Stato.

Un foglio di peso che tra i collaboratori schiera Charles Krauthammer, Kathleen Parker, Robert Samuelson e molte altre firme di fama nazionale.

Ebbene, oggi, per la prima volta nella sua vita, il quotidiano in questione abbandona il campo GOP e sostiene ufficialmente la candidatura di Gary Johnson e del suo running mate Bell Weld, componenti il ticket del Libertarian Party!

E con parole assolutamente chiare spiega il perché:

“In questo autunno del nostro di scontento elettorale” – e l’eco shakespeariano è evidente ricordando ‘l’inverno del nostro scontento’, del Riccardo III – “in un momento nel quale larga parte degli elettori non si riconoscono nei candidati offerti dai due partiti tradizionali e non vogliono né Clinton né Trump… fortunatamente v’è una ragionevole e formidabile alternativa.

Gary Johnson…possiede tutta la necessaria esperienza sia in campo pubblico che nel privato…

Ancora più importante è uomo di grande e provata integrità…

E queste sono qualità non rintracciabili altrove in questa anomala campagna elettorale…”

Molte altre le ragioni esposte nel fondo in oggetto.

Mancano poco più di venti giorni al primo dibattito televisivo nazionale e Johnson per esservi ammesso deve arrivare al quindici per cento delle intenzioni di voto.

Non che l’endorsement del Richmond Times-Dispatch possa essere decisivo per portarlo a quel risultato, ma se altre importanti testate si aggregassero…

Sarebbe davvero interessante vedere l’ex governatore del New Mexico confrontarsi con Hillary e Donald, come anche vedere Weld, ex governatore del Massachusetts, combattere con Pence e Caine.

Sarebbe bello.