‘Three-way race’

Normale per lunghi decenni – sostanzialmente anche se non sempre fino al momento in cui cominciarono a scontrarsi per White House democratici e repubblicani nel 1856 – il fatto che i candidati allo scranno presidenziale di un qualche peso fossero più di due.
‘Corsa a tre’ (‘three-way race’) deve pertanto essere definita una campagna elettorale successiva alla citata data nella quale un terzo pretendente si faccia avanti, normalmente (ma non sempre) staccandosi da uno dei due movimenti politici egemoni.
Ecco le principali ‘three-way’:
1860, Abraham Lincoln prevale su due democratici (uno del Nord e uno del Sud)
1892, il democratico Grover Cleveland batte il repubblicano ed uscente Benjamin Harrison ma ottiene un buon risultato anche il populista James Weaver
1912, l’uscita di Teddy Roosevelt dai repubblicani causa proprio un confronto a tre perché contro di lui si schierano il democratico Woodrow Wilson e l’uscente GOP William Taft
1924, contro l’incumbent Calvin Coolidge il democratico John Davis ma anche il progressista Robert La Follette
1948, i tre in corsa sono il Presidente in carica Harry Truman, il dem Thomas Dewey e il ‘Dixiecrat’ fuoruscito dall’Asinello J. Strom Thurmond
1968, Richard Nixon ottiene la vittoria prevalendo sul democratico Hubert Humphrey e sull’ex dem George Wallace
1980, si afferma Ronald Reagan sul Capo dello Stato uscente Jimmy Carter ma ottiene un buon esito in voti popolari John Anderson
1992/1996, il terzo incomodo (la prima volta da indipendente – con un forte sostegno che non si traduce in Grandi Elettori – e la seconda quale esponente del da lui fondato Reform Party) è Ross Perot che nella prima circostanza causerà sostanzialmente la sconfitta di George Herbert Bush ad opera di Bill Clinton e nella seconda contribuirà comunque alla vittoria dello stesso Bill contro Bob Dole.
Per quanto qualche relativamente buon risultato abbiano avuto di recente i libertariani, è sostanzialmente dal 1996 che una vera corsa a tre non ha luogo.