Trump e il ‘Perdono presidenziale’

Fantapolitica?
Se non fosse un percorso effettivamente praticabile, verrebbe voglia di affermarlo.
Mi riferisco allo scenario che qualcuno – dotato di fantasia ma a conoscenza del precedente e pertanto della possibilità di concretizzarlo – va delineando guardando a un Donald Trump sconfitto il 3 novembre e considerando i guai giudiziari (molte la azioni giuridiche nei suoi riguardi ferme, congelate, per via della carica che esercita) ai quali conseguentemente, tornato semplice cittadino, andrebbe incontro.
Ebbene, battuto, si dimetterebbe praticamente subito.
Ciò facendo, verrebbe sostituito nella ‘Lame-duck Session’ (fino a mezzogiorno del 20 gennaio 2021) dall’attuale Vice Mike Pence.
Questi, gli concederebbe il ‘Perdono presidenziale’, cosa che fece nel 1974 Gerald Ford nei confronti di Richard Nixon.
Dopo di che, almeno tutte le questioni penali sarebbero sostanzialmente cancellate.
Certo, dovrebbe Pence accettare un ruolo che lo esporrebbe a critiche feroci e con ogni probabilità (mai dire mai, però, rammentando che l’allora indicato come ‘venduto’ Ford nel successivo 1976 perse sì da Carter ma molto dignitosamente) a rinunciare a qualsiasi aspirazione quanto al 2024.
È da marzo che, per e con tutto quanto va accadendo, verifichiamo l’unicità storica di questa tornata elettorale.
E ancora non sappiamo cosa (magari anche quanto sopra ipotizzato) succederà al e dopo il voto.
Interessantissimo!