Trump: un vice democratico?

Michael T. Flynn: generale a riposo, dal 2012 al 2014 direttore della Defense Intelligence Agency nominato da Barack Obama, democratico.

Questo uno dei nomi emergenti tra quelli dei possibili vice di Donald Trump.

Un democratico, ci si chiederà?

Mille i dubbi al riguardo, ma non sarebbe la prima volta di un running mate appartenente a un diverso partito.

Trascurando il periodo pre dodicesimo emendamento e cioè le prime tornate elettorali nelle quali non esisteva il ticket e pertanto il vincente per grandi elettori diventava presidente mentre il secondo in graduatoria, fosse anche di un altro partito, vice, i casi da ricordare sono due, difformi tra loro.

Nel 1864, In corso la Guerra di Secessione, Abraham Lincoln, repubblicano in cerca di rielezione, scelse come running mate Andrew Johnson, uno dei pochissimi democratici che si erano opposti alla Secessione stessa.

Ricordo – non riguarda il tema di questo intervento anche se può valere come monito – che sarà appunto Andrew Johnson a succedere a Lincoln dopo il suo assassinio.

Ricordo altresì che lo stesso Andrew Johnson sarà dipoi il primo inquilino di White House ad essese sottoposto alla procedura di impeachment uscendone non perseguibile per miracolo.

Nel 1896, il partito democratico candidò alla presidenza William Jennings Bryan.

La stessa scelta fece il partito populista, allora significativo.

Accadde così che – unica volta nella storia – un candidato avesse due running mate, uno del suo partito e uno di un differente movimento!