Un necessario ripasso dei confronti tra democratici e repubblicani

Quello in programma il prossimo 3 novembre è il quarantunesimo confronto/scontro elettorale diretto per White House tra democratici e repubblicani.
La prima volta nella quale il partito dell’Asino (già in precedenza alla Casa Bianca dalle elezioni di Andrew Jackson e politicamente contrapposto dagli anni Trenta dell’Ottocento all’allora esistente partito whig) e quello dell’Elefante (per quanto il pachiderma diventi solo dagli anni seguenti il simbolo del Grand Old Party) si contendono la Presidenza è nel 1856, due anni dopo la fondazione del più giovane tra i due movimenti politici.
Prevale nella circostanza il democratico James Buchanan.
Occorrerà poi aspettare addirittura il 1884 (sei, difatti, dal 1860, le successive affermazioni repubblicane) per vedere un Asinello nuovamente vincere.
Dal 1888 al 1908 compreso – esclusi i quattro anni nei quali Grover Cleveland (era stato lui ad imporsi nel 1884) torna, dopo un quadriennio in sella – altre cinque vittorie del GOP.
Partito che, superati quasi si trattasse di un incidente (d’altra parte, se il repubblicani nel 1912 non si fossero divisi le cose sarebbero andate differentemente) gli otto anni di Woodrow Wilson, riprende a prevalere nell’urna fino alla tornata del 1928 compresa .
Fatti i conti, addirittura quattordici affermazioni su diciannove.
Una permanenza alla Executive Mansion di cinquantasei anni su settantasei.
È nel successivo 1932 che le cose cambiano (vero ma eccessivamente semplificante attribuire la mutazione ‘solo’ al Crollo di Wall Street e alla seguente Depressione, visto che le forti migrazioni interne e la mutante situazione geopolitica – che sarà cristallizzata dalle geograficamente rivoluzionarie votazioni del 1964 – incidevano non poco).
Quattro i successivi incarichi ottenuti dal partito democratico proponendo Franklin Delano Roosevelt.
Considerato il seguente (vince il missouriano nel 1948) governo Truman una appendice, arriva al termine, nella tornata del 1952, il periodo (ventennale) di vera prevalenza democratica novembrina.
I confronti numerici in precedenza tanto sbilanciati a favore degli Elefanti parlano di un relativo riavvicinamento: quaranta su novantasei gli anni di governo dell’Asino.
Da allora, in una situazione che appare di sostanziale alternanza, invero, torna il partito repubblicano a prevalere.
Diciassette a tutto il 2016 difatti le sfide conseguenti, dieci delle quali (1952, 1956, 1968, 1972, 1980, 1984, 1988, 2000, 2004, 2016) vinte dal repubblicano di turno.
In totale – dal 1856 al 2020, su centosessantaquattro – novantasei gli anni repubblicani e sessantotto quelli democratici.

I numeri dati – naturalmente e per quanto nel testo si sia accennato alle profonde mutazioni politico/sociali intervenute – non dicono (non possono dire) tutto.
Indicano, peraltro.
Dicono che il partito repubblicano ha saputo nel tempo più di quello rivale comprendere e rappresentare i valori e gli umori degli americani.