‘Wave Elections’ o ‘Micro Elections’ quelle del 2020?

Nel linguaggio politico americano si ha una ‘Wave Election’ quando uno dei due partiti egemoni prevale nettamente sull’altro.
Una ‘Micro Election’ allorché i movimenti in termini di seggi persi e conquistati sono invece di poco conto.
Il discorso riguarda le Presidenziali per l’effetto che ha sulla Casa Bianca l’esito elettorale contrario, la vittoria, per di più travolgente o quasi, del movimento politico avverso.
Nel 2018 il partito democratico in occasione delle Mid Term Elections ha conquistato la maggioranza alla Camera con uno dei migliori risultati degli ultimi quarant’anni.
Guardando ai Distretti appunto camerali e ai sondaggi locali che si aggiungono a quelli nazionali (nei quali Joe Biden prevale al momento nettamente), alcuni analisti arrivano di questi tempi ad ipotizzare la vittoria del democratico con l’aggiunta di ulteriori guadagni tra i Rappresentanti.
Come altra volta sottolineato, per di più e pericolosamente vista la importanza del Senato (dimostrata dalle ratifiche dei due Giudici della Corte Suprema scelti da Trump e nella sua assoluzione quanto all’Impeachment), tra i seggi in palio il 3 novembre alla Camera Alta quelli oggi repubblicani sono assai più numerosi ed è pertanto il GOP a rischiare la sua attuale maggioranza.
Fino alla noia, ripetiamo che mancano oltre cinque mesi al voto: una eternità!